Dopo le polemiche delle scorse ore, circa il tentativo di affidare la direzione artistica del Festival del Cinema di Roma a Marco Muller, è intervenuto proprio il protagonista della vicenda: “All'inizio ci sono rimasto male, mi sono sentito ferito .Poi ho pensato: non sarò certo io “Brenno” il nemico di Roma. Vorrei reinventare il Festival, senza partiti presi. Ma per ora ho avuto soltanto degli incontri benchè molto interessanti. Io credo nella necessità di una gestione permanente, di un festival che non si limiti a quel periodo dell'anno, a certi momenti. Mi affascina l'idea di mettere mano a degli spazi concreti di laboratorio, di proiezione, con la possibilità di lavorare sul cinema italiano ma sempre in relazione con i vari partner internazionali”.
Sullo scontro Venezia-Roma: “Dico soltanto che una volta ho detto qualcosa del genere: era il 2006. Mi riferivo al fatto che in Italia non ci possa essere un festival in grado di competere con Venezia. Proprio per questo motivo Roma deve rafforzare il proprio presente, rilanciare la propria storia di capitale del cinema”.
Sullo scontro Venezia-Roma: “Dico soltanto che una volta ho detto qualcosa del genere: era il 2006. Mi riferivo al fatto che in Italia non ci possa essere un festival in grado di competere con Venezia. Proprio per questo motivo Roma deve rafforzare il proprio presente, rilanciare la propria storia di capitale del cinema”.